Con Giovanni da Pozzo e Michele Tadini
Stockholm, 1995
Vivo molto negli aeroporti e mi rammarico di come le torri di controllo siano sempre e soltanto tecnologiche, anzi, come purtroppo esse mascherino la loro tecnologia dietro fasce circolari e volumi di bianca materia che, se anche è come credo, la più avanzata composizione plastica è sempre repulsiva.
Nei silos del Middle-West, ma anche nella vecchia Europa, ho visto edifici di nuova e profetica bellezza. La nostra torre è una torre perfetta dal punto di vista tecnologico (naturalmente perfezionabile).
Ma essa è la ricerca di un elemento nuovo: ciò che mi ha affascinato è lo stesso concorso per una torre. Noi cerchiamo ciò che non sappiamo; spero che la Svezia, paese all’avanguardia tecnologica, saprà ciò che in qualche cercava.