con Gianni Braghieri e Gianmarco Ciocca e C.O.P.R.A.T.
Milano, 1985-1991
L’edificio conforma il fronte stradale lungo la via Arsia e la via Zoagli per dare una caratteristica urbana alla zona di Vitalba. Nella planimetria generale viene indicato un possibile disegno della parte prospiciente in via Arsia che ripropone lo stesso tipo architettonico, appunto per dare unità alla soluzione urbana della “strada”. Nel contempo la facciata presenta, pur nella sua continuità, come motivo dominante l’alternanza di torri in mattoni e vetrate in ferro e vetro su piani diversi.
Nella stessa direzione di valorizzazione del rapporto tra edificio e città, la parte interna non viene considerata come un “retro” nel senso tradizionale, ma come la facciata che prospetta sul giardino e quindi la parte più privata della casa. Il giardino è attraversato da un viale centrale che, partendo da via Zoagli, prosegue parallelamente a via Arsa.
Gli appartamenti sono divisi secondo quanto richiesto dalla committenza e seguono la normativa prescritta. Al piano terreno sono stati ricavati appartamenti per anziani e handicappati con ingresso alla quota giardino. Nel contempo ogni gruppo scala ha un ascensore di dimensioni sufficienti per accogliere la carrozzella dei motolesi. Generalmente ogni appartamento presenta un soggiorno con loggia e cucina abitabile secondo una disposizione che, oltre a seguire la normativa, razionalizza tali scelte. L’accesso agli appartamenti è costituito da un percorso aperto che viene interrotto per ogni blocco scala al fine di individuare e isolare i diversi gruppi di appartamenti – che sono in totale: 196.